mercoledì 24 novembre 2010

Pollo alla greca

Recentemente ho ricevuto una spedizione di prodotti siciliani dai miei suoceri. Tra questi vi erano anche alcuni barattoli di olive verdi e nere, perciò ho pensato di preparare per stasera una ricetta semplicissima, a prova di idiota, a base di pollo, olive e limone, ed è per questi prodotti che si definisce alla greca, ma alla stessa maniera si potrebbe chiamare alla spagnola, alla siciliana eccetera. Fu una delle prime ricette che provai quando ancora vivevo con i miei, quand’ero ragazzina e andavo al liceo. Il risultato finale incontrò il mio gusto, ma i miei e mio fratello si guardarono bene dall’assaggiare il pollo… chissà perché? Ok, una volta alle medie provai a fare la crema pasticcera e, siccome ero troppo furba per seguire le istruzioni di una ricetta o di mia madre, ne venne fuori un panino “tirigno”, completamente immangiabile che propinai ai miei zii durante la consueta visita domenicale delle 18.00 e che nonostante questo mi vogliono ancora bene. Ma a parte quella circostanza non si sono più verificati strani incidenti di laboratorio, quindi la diffidenza della mia famiglia era scarsamente giustificata. Ecco.

Tornando al nostro pollo,

Ingredienti
Un pollo (non di quelli aperti per la griglia)
Una foglia d’alloro
Un limone
Una manciatina di olive nere
Una manciatina di olive bianche.
Due cucchiai di vino bianco
Uno spicchio d'aglio
Sale
Capperi sotto sale (facoltativi)



Preparazione

Come ho accennato, persino un bambino potrebbe preparare questa ricetta. Con questo non intendo che i bambini siano idioti, solo che l’esecuzione è molto facile in quanto la cosa più complicata è spremere il limone. Dunque fatelo, se siete in grado, e mettete il succo in un tegame provvisto di coperchio. Sistematevi anche il pollo pulito dalle sue piume e dalla ghiandola dell’uropigio, che sarebbe, per dirla alla piacentina, la ghiandola sul cicerone o boccone del prete o, per intenderci universalmente, sulle ultime vertebre sacrali. Nell’angolo del piccolo zoologo – può partire l’aria sulla quarta corda di Bach - approfondiremo oggi questo interessante argomento endocrinologico. Tale ghiandola dell’uropigio è presente in quasi tutti gli uccelli e ha un dotto che porta la sostanza secreta direttamente all’esterno. La secrezione viene sparsa col becco sulle piume per conferire loro una sorta di impermeabilizzazione.
Togliete solo la ghiandola (la cui secrezione ha un sapore amarissimo), non il cicerone o provocherete una sincope a mio padre!
Aggiungete nella pentola le olive, una presa di sale grosso, una foglia d’alloro, i due cucchiai di vino, uno spicchio d’aglio. Se vi va anche qualche cappero sotto sale, lasciandogli il sale. Non sono necessari altri grassi se non quelli che verranno dalla pelle del pollo.



Accendete a fuoco basso, fate cuocere con coperchio tre quarti d’ora, girate il pollo sottosopra e poi altri quarantacinque minuti. Sporzionate nel tegame con un trinciapollo e servitevi della morbidissima e aromatica carne e del delizioso sughetto che si sarà creato!


Buon appetito!
Francesca

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