martedì 16 novembre 2010

Agnello alla menta con salsa di melograno

Questa ricetta è il risultato di un conflitto interiore.
La prendo alla lontana, non vi dispiace, eh? Per cinque anni e mezzo ho fatto la volontaria in una colonia felina gestita da un’associazione di promozione sociale; ho smesso di andare proprio due settimane fa. Lo scopo era dedicare tempo alla cura di animali non domestici provvedendo alla loro adozione, cure mediche, sostentamento quotidiano eccetera. Nonostante alcune volontarie si definiscano così, io non amo il termine animalista che comprende spesso forme polemiche di protesta contro gli ingiusti trattamenti subiti dagli animali; non mi ci ritrovo. Tutto indicherebbe il contrario: sono stata attiva, non approvo la caccia come sport ricreativo e credo di avere una sensibilità particolare nei confronti degli animali.
E nonostante ciò mangio senza scrupoli carne di animali, uso scarpe di pelle e non disdegno un collo di pelliccia. So che è un abominio, ma non è altro che la pura, incoerente verità.

Per questo motivo ho avuto un fuggevole scrupolo a proporre una ricetta a base d’agnello. Non di meno, la carne di agnello, manco a dirlo, mi piace molto. Alla griglia, poi, è deliziosa. In questo piatto, tuttavia, la cucineremo molto semplicemente in pentola. La principale obiezione che viene mossa alla carne d’agnello (oltre a quella priva di senso degli animalisti, che se stessimo ad ascoltare loro e portassimo coerentemente all’estremo le loro affermazioni dovremmo nutrirci con le bacche che cadono spontaneamente dagli alberi, poiché è un attimo passare dal dire povero animale al povera pianta) è che “sa di selvatico”. Personalmente, non solo non mi da fastidio, ma credo che questa sia la proprietà che contraddistingue questa carne da un’ antisettica, beneducata, politicamente corretta fettina di manzo. Evviva le diversità! Comunque, per ovviare a questo punto, uso poco aceto per sfumare la carne al posto del vino bianco e questo procedimento la rende buonissima. Non rimane l’acido, al contrario una sorta di pungente dolcezza. La parte grassa dell’agnello sta molto bene con la componente astringente e un poco acida della salsa al melograno, che si prepara molto semplicemente dai chicchi passati in una centrifuga. Se non possedete un centrifuga o se l’avevate, ma poi vostra madre ha creduto l’oggetto idoneo a sopportare un passaggio di ciliegie, coi relativi noccioli, e la centrifuga non ha potuto fra altro che arrendersi per sempre, non preoccupatevi, vi spiego nella preparazione come fare ad ottenere il succo. La menta viene aggiunta con parsimonia in cottura e a fresco sul piatto pronto. L’agnello alla menta in salsa di melograno è un piatto molto semplice e veloce da proporre per una cenetta speciale o con ospiti, non solo perché è molto buono, ma anche perché le doti cromatiche del piatto assicurano una certa spettacolarità alla presentazione.

Ingredienti per due:

due melograni
una confezione di posteriore d’agnello tagliato per la cottura sulla griglia
una confezione di menta
dado vegetale di vostra produzione o in alternativa un trito di carote, cipolle, aglio, sedano, prezzemolo, sale.
Aceto bianco
Fecola di patate



Preparazione

Ungere con un velo invisibile d’olio una pentola con coperchio, versarvi un cucchiaio raso di dado vegetale o di trito di verdure e sale e far sciogliere per alcuni istanti. Quindi sistemate la carne d’agnello nella pentola assieme a cinque foglie di menta e fate rosolare bene da ogni lato a fiamma viva. Prima di abbassare sfumate con due cucchiai di aceto di vino bianco. Lasciate evaporare bene il tutto, quindi coprite. Cuoce un’ora a fiamma bassa. Se i pezzi d’agnello sono più alti di tre centimetri, allora allungate il tempo di cottura.

La salsa! Sgranate due melograni. Intanto che lo fate pensate al mito di Persefone o aprite la Wikipedia per rinfrescarvi la memoria e tenervi occupati http://it.wikipedia.org/wiki/Persefone .Tenete in disparte una manciatina di chicchi come decorazione finale e passate il resto in una centrifuga per ottenere il succo. In assenza di centrifuga: passate i chicchi nel mixer ed usate un canovaccio per separare i semi dal succo. Fate così: prendete un contenitore, adagiatevi sopra uno straccio che si possa macchiare, rovesciate il contenuto del mixer nel canovaccio e strizzate finchè smette di scendere il succo. Se non mi credete potete provare col colino e constatare che l’amalgama non permette alla componente liquida di scendere.
Depositare il succo in un tegamino e portare a bollore aggiungendo due cucchiaini di fecola di patate e aggiustando con poco sale e poco zucchero. La salsa è pronta quando è piacevolmente densa, ma non collosa.

Impiattate la carne, sistemate a lato la salsa (il galateo consiglia l’uso della salsiera in modo che ognuno possa versare la quantità desiderata di salsa), sopra tutto tagliuzzate con le forbici delle foglie di menta e decorate con i chicchi di melograno.



Buon appetito!
Francesca

2 commenti:

  1. la salsa di melograno potrebbe andar bene, così fatta, anche per guarnire un dolce alla crema?
    baci Raffaella

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  2. Cara Raffaella,
    direi che potresti aggiungere agli stessi ingredienti anche due cucchiai rasi di zucchero semolato a velo, mantenedo sempre il pizzico di sale per garantire sapidità ed un maggiore equilibrio alla crema, data l'acidità del melograno. Inoltre penso che la menta darebbe quel tocco di freschezza ad un dolce alla crema o anche ad un cheescake.

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