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martedì 13 novembre 2012

La declinazione del topinambur

Non avevo mai cucinato il topinambur. Come prima cosa mi sono documentata su wikipedia e ho scoperto che appartiene alla grande famiglia delle Asteraceae insieme a: lattuga, tarassaco, radicchio, cicoria, indivia, cardo, carciofo, girasole, assenzio, arnica, camomilla, calendola ecc.

In seguito ho trovato l'informazione che volevo: cioè che si cucina come una patata. In casa avevo una confezione da 500 g di topinambur e ho provato a cucinarlo in tre differenti modi. Il primo, molto autunnale, una crema da servire calda. Poi, sul sito di Sonia Peronaci, ho visto che li propone trifolati. Sono un contorno/compromesso perchè essendo un tubero, il topinambur ha una buona consistenza senza essere farinoso o asciutto come la patata e ricorda il goloso carciofo senza la sensazione di astringenza e l'inabbinabilità col vino. Infine, ho ridotto le parti più lunghe e regolari a fiammifero e l'ho fritto in olio extravergine d'oliva. Ad esperimento finito, ed assaggiato, direi che concordo con l'uso che i piemontesi fanno del topinambur, ovvero di farlo finire nella bagna cauda.



CREMA DI TOPINAMBUR E PORRI

Ingredienti:
topinambur, patate e porri in eguali quantità
latte
Olio evo
sale e pepe.

Preparazione:
In una pentola, fate rosolare in olio evo e sale la patata, il topinambur e i porri, tutto debitamente mondato e ridotto a tocchetti. Aggiungete un dito d'acqua, mettete il coperchio e fate cuocere finché tutti gli ingredienti saranno cotti. Allora, a fuoco lento, aggiungete poco latte e, col frullatore ad immersione, riducete tutto ad una crema. La quantità di latte dipende da quanto liquida vi piace la crema. Ho servito con dei porri fritti a mo' di decorazione.

 
TOPINAMBUR TRIFOLATI.

Ingredienti:
topinambur
aglio
olio evo,
sale
prezzemolo

Preparazione:
Con una mandolina, affettate finemente il topinambur privato della pelle. Passatelo in padella con aglio tritato, olio e sale. Se necessario aggiungete poca acqua. Io ho messo un coperchio per farmi aiutare dal vapore nella cottura. Alla fine ho aggiunto il prezzemolo.


TOPINAMBUR FRITTO

Preparazione:
Ottenete dei parallelepipedi non dissimili dalle patatine da friggere dal vostro topinambur pulito. Friggete il olio evo finchè non saranno morbidi e dorati. Ho aromatizzato l'olio aggiungendovi mezzo spicchio d'aglio. Salate e servite su carta paglia. Potete abbinarvi, invece del ketchup, una salsa ottenuta mescolando maionese e crema d'acciughe.




Buon appetito
Francesca

lunedì 29 ottobre 2012

Halloween tra amiche

Ieri sera le ragazze ed io ci siamo trovate a casa della carissima Sara e abbiamo festeggiato Halloween un po' in anticipo ma alla grandissima. La mia amica Sara è una ragazza all'apparenza dolcissima, ma forte e profonda come le radici di una quercia affondate nel terreno e io la stimo molto. Amica, ieri sei stata accogliente e disponibile, come sempre,  ed io mi sono divertita un mondo nella nostra atmosfera... spooky!

Non vi propongo alcuna ricetta, ma solo alcune idee se ne foste all'asciutto per mercoledì. Io festeggerò a casa e credo proprio che replicherò i wurstel mummificati nella pasta sfoglia che mio marito adora... anni e anni di sofisticazione culinaria e poi Lui vuole dei wurstel...
 

Abbiamo decorato la casa con tulle colorati, sagome in feltro, pipistrelli di plastica e mosche finte... disgustose! L'illuminazione era fornita da candele, candeline arancioni e viola, una fantastica zucca intagliata dal marito di Sara (pazzesca!!) e delle zucchette di plastica a pile che producevano luce intermittente. E poi sulla tavola un runner arancione, tovagliolini neri, arancio e viola... insomma una vera casa degli orrori!
 
 
 

Passiamo al succo... abbiamo mangiato bicchierini con sputo d'orco e fango (mousse di piselli all'origano e crema di zucca e curcuma),
 
fatto l'aperitivo con terrifici occhi di strega nel suo sangue (Sanbitter adeguatamente migliorato con cointreau e per decorare uva rosata riempita con olive da cocktail e lychees con mirtilli o ribes).


 
E poi ancora wurstel e pizzette avvolte nelle loro bende da mummie, fatti da Sara.
 

Il piatto forte era un risotto con zucca, porcini e taleggio... ma era così buono che non abbiamo fatto in tempo a documentarlo fotograficamente... seguito da palline di melma (ricotta e caprino con granella tostata di nocciole e rucola intera rotolate nel pesto).
 

Sui dolci mega divertimento. La padrona di casa ha fatto dei fantastici cupcake a forma di ragno e altri con marzapane e teschietti, inoltre dei bicchierini "camposanto" in cui dei vermi di gelatina uscivano da un budino e riso soffiato al cioccolato, che impressione! Elisa ha portato le ossa dei morti: biscotti burrosissimi con farina finissima di mais.
 
 
 


Per finire, sul sito di Martha Stewart ho trovato l'idea per abbellire un punch con mele intagliate e passate sotto il grill del forno... non fanno paura??
 

Buon appetito e buon Halloween

Francesca

martedì 18 settembre 2012

Mandorle caramellate alla wasabi


Quando invito gente a cena mi piace partire con lo stappare una bottiglia di spumante, che fa sempre un po' evento. Lo servo nel mio salotto senza tv perchè deve essere una stanza conviviale al massimo. Cosa accompagnare alle bollicine? Non mi veniva niente in mente. poi ho ricordato quegli stuzzichini di mais o riso soffiato dal pungente sapore di wasabi. Per chi non fosse sushi-addicted, la wasabi è una pasta ottenuta dalla radice del rafano, di un gradevolissimo color verde ma dal sapore molto importante che potrebbe ricordare, per pungenza, balsamicità ed effetti collaterali, la senape.
Non volevo un risultato così invadente, allora ho pensato di aggiungerne un po' alle mandorle caramellate.

L'esecuzione è molto semplice, solo, occorre stare attenti a non scottarsi col caramello.

 

Ingredienti:

250 g di mandorle. Io le avevo spellate, ma con la loro pelle credo sia meglio per far aderire bene il caramello. L'importante è che non siano già tostate perchè prenderanno comunque un sapore più intenso cuocendo.
250 g di zucchero semolato
200 ml d'acqua
10 cm di pasta wasabi, acquistabile in qualsiasi supermercato.

 

Preparazione:

Mettere tutti gli ingredienti sul fuoco vivo in una padella antiaderente e mescolate in continuazione con l'accortezza di far sciogliere bene la wasabi. So che 10 cm sembrano molti, ma in cottura perde parte del suo potere e ad aggiungerla verso la fine non si amalgamerebbe bene.
 
 

Mescolate in continuazione. Ad un certo punto l'acqua evaporerà ed il caramello sarà lucido: continuate a mescolare finché non diventi opaco e le mandorle non siano più una massa sola ma sembri più facile isolarle.
 
 

Allora versatele su della carta forno e dividetele il più possibile.

Lasciate raffreddare completamente e servite.

 

Buon appetito!

Francesca