martedì 12 ottobre 2010

Riso con zucca e ricotta

L’esordio mette sempre una certa ansia.
Ho passato tutta la domenica pensando a che nome avrei dato al mio blog e rastrellando la mia dote alla ricerca della ricetta con la quale avrei cominciato.
La “dote” è un’imponente raccolta di ricette che cominciai all’età di quindici anni… perciò, santi numi! Solo ora mi rendo conto di aver passato metà della mia vita ad ossessionarmi con le ricette!
Da principio era una semplice raccolta enciclopedica con lo scopo di accumularne il maggior numero possibile; poi cominciai a scartare le ricette sconclusionate, prediligendo le grandi firme; poi venne la svolta campanilistica e reputai degne d’attenzione solo quelle piacentine; poi cominciai a viaggiare intensivamente e mi dedicai alla cucina world fusion… poi, insomma, ho capito che posso cucinare quel che voglio, ma che l’unica cosa che conta veramente sono: la bontà prerequisita degli ingredienti, un minimo di buon senso e la visione d’insieme. Questo, ovviamente, almeno finché non mi iscriverò al Cordon Bleu e la tecnica supplirà tutto!

Allora, dicevamo, il mio esordio.
Ieri mattina mi sono consultata col mio amico bassista, ex collega e fresco disoccupato, su quale fosse la migliore ricetta da proporre. Gli sovvenne che un sacco di tempo prima, quando facevo la serva della gleba per un’agenzia di lavoro interinale, preparai per i colleghi un riso che piacque parecchio.
Chi crede che la servitù non esista più è solo perché non è mai stato in stage, peggio che mai in un’agenzia di lavoro interinale. Al momento non ho ulteriori dichiarazioni da rilasciare a riguardo, ma sarò felice di rispondere ad eventuali domande sul soggetto che vorrete inviarmi in forma privata.

Il riso, poiché non si tratta di un risotto, ha carattere prettamente autunnale, spiccata personalità e, dai, è buonissimo e facilissimo, a prova di imbranato!
In sostanza si bolle il riso e si mescola con una crema di zucca e ricotta. Questa ricetta nacque diversi anni fa allorché mia madre, preparando i famosi tortelli piacentini col ripieno di zucca,  avanzò un sacco di ripieno. Visto che aveva fatto bollire del riso per mio padre da mangiare in bianco, pensò (donna pragmatica che lavora, ha due figli, un marito, un orto, due cani, due gatti e nonostante questo trova il tempo di fare anche la pasta fatta in casa) di cuocerne anche per noi e fare, come si dice qui, un catta su. Il catta su risultò un piatto delizioso che sparì dai piatti alla velocità della luce e da allora ottenne una sua autonomia esistenziale.

Ecco come riprodurlo:


INGREDIENTI PER DUE PERSONE

Un bicchiere di riso carnaroli
350 grammi di zucca cruda da pulire
200 gr di ricotta
Noce moscata
Cannella
Un rametto di salvia
Due noci di burro
Parmigiano Reggiano: a più non posso




Preparazione: il tempo di cottura del riso.

Primariamente mettete su l’acqua per far bollire il riso. Salata, s’intende.

Mettete la zucca pulita dai semi (lasciatele la scorza) in una ciotola e copritela con l’apposita pellicola per cotture in microonde (reperibile in ogni supermercato), quindi infornatela a 600 watt per 13 minuti. La pellicola è molto importante, poiché lascia la zucca bella umida.Una volta cotta in questa maniera sarà molto più facile separare la polpa dalla scorza. Utilizzate un cucchiaio per farlo. Attenti a non scottarvi!



Mescolate la polpa della zucca schiacciata con una forchetta  con 200 grammi di ricotta, un’abbondante grattugiata di noce moscata, un’idea di cannella e almeno quattro cucchiai colmi di Parmigiano Reggiano, preferibilmente stagionato.

L’impasto ha un carattere spiccatamente dolce, sia per le spezie utilizzate, che per la natura della zucca. Non è un difetto, è la ricetta che è così.



Quando state per scolare il riso, mettete a sciogliere a fuoco bassissimo il burro aggiungendovi il rametto di salvia perchè ne prenda l'aroma. Salvia e zucca sono fatte per stare assieme!

Una volta scolato, amalgamate il riso all’impasto creato a cui va aggiunto il burro fuso (togliete il rametto di salvia).
Servite con Parmigiano grattato a parte per i più golosi.


Buon appetito!
Francesca

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