lunedì 25 ottobre 2010

Il mistero della vita e la pasta della pizza

Sabato mi ha raggiunta la notizia del suicidio di un amico. La morte, come la vita, sono misteri impenetrabili e inarrivabili; eppure (o forse proprio per questo) suscitano in noi il bisogno di capire e razionalizzare, di dar forma al dolore e alla sorpresa, di rispondere alle domande. Siamo di fronte al paradosso della ricerca di risoluzione dell’irreversibilità. Di fronte a tanto dolore ognuno reagisce in maniera differente, ma, per quanto mi riguarda, l’unica risposta che trovo accettabile è la resa incondizionata all’amore di un Essere creatore che ci ama.
Se poi è un amico ad andarsene sentiamo il bisogno di dedicare a questa persona un pensiero, un gesto, una canzone… Purtroppo non so né suonare né cantare, non so comporre poesie o fare bei discorsi. Eppure, consolandomi nell’Amore e pensando a cosa potrei fare io, penso al pane.
Il pane è il più sacro degli alimenti e conserva in sé un’anima vitale. Lievitando il pane si sottomette a leggi chimiche, diremmo oggi, ma pensiamo allo stupore di chi non conosceva l’esistenza dei lieviti ed osservava questa “magia”. La vita presente nel pane si trasferisce all’uomo tramite l’assunzione orale, quindi, per esteso, il pane dà vita all’uomo. Per i cattolici, poi, questo paragone ha un valore molto profondo. Il lievito sta al pane come l’anima sta all’uomo. Il lievito trasforma le farine inerti grazie all’Amore.
Paolo, spero che nel posto che hai raggiunto ti possa nutrire dell’Amore che qui non hai trovato.

Pensando a questi misteri ho messo a lievitare un chilo di farine e ne ho  fatto una pasta di pizza o focaccia. Se ne possono ricavare tre, ma io vi propongo due farciture per pizze bianche. Le ho farcite così: con broccoli e salsiccia; con zucca, scamorza affumicata, porcini e olio al tartufo bianco.
Acquistando la scamorza fate attenzione che sia veramente affumicata e non aromatizzata al gusto affumicato. La salsiccia è punta di coltello: la pasta è più grossolana. Olio al tartufo: croce e delizia. Ovviamente, potendoselo permettere, è meglio il tartufo… l’olio tuttavia è molto pratico e aromatico, ne basta un filo a fine cottura.

Ingredienti:

500 g di farina 00
500 g di semola rimacinata (si può acquistare praticamente ovunque e da quando la uso non posso più farne a meno)
2 bustine di lievito di birra secco
600 ml d’acqua
Sale fino
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva



Mescolate le due farine con l’acqua, il lievito, l’olio ed il sale. Dividere l'impasto in due, ungere i contenitori che ospiteranno la lievitazione (devono avere un coperchio) e lasciate lievitare 24 ore in frigorifero. No, non sto scherzando. Il lievito non è un incantesimo di Harry Potter, deve avere il suo tempo.

L’indomani ribaltate gli impasti lievitati sulle teglie coperte di carta da forno e stendete con le dita.
Intanto che preparate gli ingredienti delle farciture la pasta avrà modo di lievitare anche in teglia.

Per “Broccoli e salsiccia”:
1 fior di latte
Due salamelle punta di coltello
Un’infiorescenza di cavolo broccolo

Mondate il broccolo e mettetelo a cuocere in una padella con aglio e olio, niente sale. A fiamma viva ed aggiustando d’acqua fatelo cuocere dapprima senza e poi, abbassando il fuoco, con coperchio. Deve mantenere il suo carattere sodo, non deve essere spappolato e molle.
Stendete sulla pasta della pizza la salsiccia a tocchetti. Infornate a 180° per 10 minuti. Estrarre la teglia ed aggiungere i broccoli e la mozzarella fior di latte strappata a filamenti sottili. Terminate la cottura per altri 10/12 minuti a forno statico o fintanto che non ha raggiunto il grado di croccantezza di vostro gradimento. Se vi piace, è il momento di guarnire con olio al peperoncino calabro.




Per “Zucca, scamorza affumicata, porcini e olio al tartufo bianco”
500 g di zucca
Una vera scamorza affumicata
3 funghi porcini medi (tolleriamo anche la busta di surgelati se non siamo più in stagione)
Olio al tartufo (o meglio un pezzetto di tartufo bianco).

Mondate i porcini, riduceteli a cubetti e passateli in padella a fiamma alta con olio e aglio. Non cederemo al clichè del prezzemolo. Il dannato prezzemolo. Lo infilano ovunque.
Cuocete alla solita maniera la zucca: in un piatto con pellicola per forno a microonde e poi via per 13 minuti a 600 watt. Spolpate comodamente con un cucchiaio e distribuitela sulla pasta della pizza schiacciandola con un passapatate. Metteteci sopra i porcini ed infine i pezzetti di scamorza. A 180° per 20/25 minuti. Estraete e condite con tartufo grattugiato o olio al tartufo.



Raccomando di tagliare la pizza con le forbici.

Buon appetito
Francesca

2 commenti:

  1. Non vale io sarei a dieta... complimenti! Perchè la semola?La rende più croccante??

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  2. Cara Lella,
    uso la semola rimacinata perchè conferisce spugnosità, ariosità ed altezza all'impasto. La farina 00 da sola produce un impasto duro, fin troppo elastico e nervoso. Prova e fammi sapere!

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