martedì 19 ottobre 2010

Dopopasto (ovvero l'elogio) al cachi

Il cachi è l’apice dell’attività evolutiva vegetale. Oltre il cachi non è possibile concepire umanamente un frutto con maggiori perfezioni. Il cachi richiede che si usino tutti e cinque i sensi quando lo mangiate, e forse, dico io, persino un sesto.
Il cachi è come la terra: leggermente schiacciato ai poli; la sua buccia è sottile e tesa: promessa di succosità e dolcezza; la consistenza sensuale: arrendevole e generoso; il suo sapore delizioso: esotico e zuccherino.
Matura agli ultimi caldi raggi di sole autunnale e sembra prometterci le gioie di una nuova primavera.
Da bambina ne facevo scorpacciate poiché avevamo un albero che, ahimè, venne tagliato a causa di una malattia. Ricordo che sistemavo con cura il frutto nella coppetta della Tognana bianca col bordo blu, prima me lo guardavo, nel suo arancio caldo, poi ascoltavo il suono come di tappo del picciolo che viene staccato, ed infine mi concedeva, tramite un cucchiaino, la sua polpa. Alla fine prendevo la buccia con le dita e mi assicuravo che non fosse rimasto nemmeno un grammo di nettare succhiandolo via.

Dopo questa dichiarazione d’amore concedetemi un sospiro romantico, ed ecco, sono pronta a condivider questa ricetta.
Non è un dolce né un semifreddo, è un dopo pasto poiché, non essendo particolarmente impegnativo, permette di chiudere golosamente un pranzo o di interrompere un lungo pomeriggio se volete concedervelo a merenda.
Essendo originario del Giappone, intendo sottolineare il suo carattere orientale con l’uso dello zenzero in polvere che aiuta anche a rinfrescare. Il biscotto sostiene la consistenza, il marsala gli conferisce un carattere deciso e il marron glacé  ingolosisce il tutto.
Si prepara in cinque minuti, compreso il tempo di prendere gli ingredienti e riordinare.

Ingredienti per due:
2 cachi maturi
2 biscotti Digestive
Un bicchierino di Marsala
Zenzero in polvere
Marrons glacés (per questa preparazione vanno bene anche quelli spezzati: costano meno e comunque devono fare quella fine poiché non li metteremo interi).
2 bicchieri da martini: sono trasparenti e mi permettono di vedere gli starti di delizie che andrò assaggiando, sono larghi in alto così è più facile pescarne il contenuto e lo stelo lo avvicina agli occhi del consumatore, rendendo più facile osservarne la composizione.



Preparazione:

Private i cachi della buccia e frullateli a lungo in un mixer con un cucchiaino da caffè raso di zenzero in polvere.
Intanto che il mixer incorpora aria nei cachi creando una soffice crema, sbriciolate un digestive in ogni bicchiere da martini e bagnate con un poco di marsala. Sbriciolate grossolanamente i marrons glacés sopra il biscotto creando uno strato alto un centimetro. Versate la crema di cachi. Se non servite subito, mettete in frigo coprendo con della pellicola.



Buon cachi a tutti!
Francesca

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