lunedì 7 marzo 2011

Zucchine tonde ripiene

Ho sempre considerato i cibi ripieni come una categoria ontologica a sé stante. Indipendentemente dal fatto che siano primi (tortelli, anolini….) secondi (polli o anatre ripiene, tasche di vitello e così via) o, come nel caso di oggi, vegetali.



Da piccola osservavo come mia madre si mettesse d’impegno per far entrare nella gallina da brodo l’assurda quantità di ripieno che aveva preparato…usciva quasi dal collo! A scuola mi rimase impressa l’espressione di una maestra che tentava di infarcire le nostre teste con nozioni ed dee. Idea, al pensarci, inesorabile dal punto di vista del risultato, poiché considerando il cervello come una scatola, è chiaro che lo spazio è quantificabile e limitato. Personalmente ho speso i miei primi trent’anni a combattere questa idea perché l’ignoranza mi repelle.
Riempire qualcosa significa considerare il contenitore appositamente creato per quella funzione. Un bel polletto ruspante, che becca felice, vi appare molto diverso ora, eh? In effetti, nessuno dà importanza ad una scatola, se non per il contenuto che protegge. Oh, bè, a parte Freud, ma per lui tutti noi abbiamo l’inevitabile pulsione di uccidere nostra madre o copulare con nostro padre, perciò…
Quindi possiamo affermare che nella concezione comune  il contenuto è più importante del contenitore. Da bambine al catechismo ci hanno martellato con questa storia: che l’importante è cosa facciamo e che siamo brave, e non se siamo carine o no.
Ed ecco, il miracolo. In cucina questa verità non è più realizzabile. Considerando ogni ingrediente di pari dignità, il ripieno andrà piuttosto ad ammantare di nuove doti la sfoglia di pasta, la zucchina tonda il polletto o qualsiasi altra cosa sia stata riempita. Ah! Gastronomia paladina della virtù!
Contradditemi se ne siete capaci. Chi di voi, addentando un anolino, è in grado di dire che un magnifico ripieno sarà ugualmente valorizzato in una sfoglia sottile ed elastica e in una spessa, mal cotta e non perfettamente saldata?
Chi di voi, penetrando col coltello i vari strati di perfezione di un’anatra può affermare che la croccantezza della pelle e la succosità della carne sono meno pregiati del saporito intruglio che ne riempie la cavità addominale?
Nessuno può, lo so.
Certo, nel caso delle zucchine molti obietteranno che sono verdurette acquose che non sanno di nulla, invece si prestano ad un milione di cotture. Quelle tonde, poi, sembrano fatte per essere svuotate e farcite di delizioso ripieno.
Indico le dosi per riempire quattro zucchine. Possono essere sufficienti per altrettante persone se è previsto un altro piatto o un abbondante contorno o per due se si mangiano come piatto unico.

Ingredienti

4 zucchine tonde
Una confezione di carne bovina trita
Una confezione di salsiccia
2 uova grandi
Pan grattato
Parmigiano grattato, 100g
Semi di cumino
Burro


Preparazione

Come prima cosa tagliate la parte superiore, come fosse un coperchio.



quindi svuotate con uno scavino le zucchine. Compite piccoli gesti precisi per non creare buchi  nella zucchina, se no in cottura è un disastro. Lasciate un bordo di circa 7mm.



Conservate il “materiale di scavo”.
Preparate il ripieno mescolando una manciata abbondante di carne, una di salsiccia, una di pan grattato, le uova intere e 100 g di parmigiano. Aggiustate di sale o, meglio, con del dado vegetale fatto in casa. Se vi piace l’odore del cumino che useremo dopo, potete aggiungerne alcuni semi anche al ripieno.
Riempite ogni zucchina con il ripieno,



chiudete con la parte superiore che abbiamo tolto prima e infornate per 20’ a 200°. Se avete un microonde combinato cuocete per 13-15 minuti a 180° e 600w di potenza.



Cuociamo il “materiale di scavo”: prendete i pezzetti di zucchina avanzata così come sono e mettetela in una padella dove si trovano già del burro sciolto, uno spicchio d’aglio diviso in due e dei semi di cumino. Buttate i pezzetti di zucchina e fateli saltare a fiamma vivace fin tanto che non si dorano.

Servite assieme!



Buon appetito
Francesca       

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