venerdì 22 aprile 2011

Pasta frolla

La pasta frolla è forse la più conosciuta tra le basi per torte, nonché la mi favorita. Preferisco di gran lunga una bella crostata casalinga con una marmellata di prugne brusca e fatta in casa a quelle torte piene di creme, cremine et similia che si comprano dal pasticcere.
La faccio nel mixer, sì, e viene perfetta. L’importante, data la quantità di burro, è farlo andare solo pochi secondi per prevenire il surriscaldamento delle lame e quindi dell’impasto. Tenete presente che la frolla, una volta cotta, dà il suo meglio dopo tre giorni… sappiatevi regolare. Il trucco che uso io è, se devo lavorarla o reimpastarla, di lavarmi le mani con l’acqua fredda spesso in modo che il calore delle mie mani  non rovini l’impasto.
Qui ve ne do una versione semplice, ma se volete potete aromatizzarla con la scorza di mezzo limone biologico o un goccio di vino bianco.

Ingredienti:
500 g di farina 00
250 g di burro
250 g di zucchero
Un uovo un pizzico di sale.

Mai, mai, mai il lievito.

Preparazione:

Frullate tutto assieme mettendo l’uovo per ultimo. Meno di un minuto è più che sufficiente, poi lavoratela su un’asse di legno.



Volendo potete variare le dosi di zucchero e burro, ma non sarà più una frolla. Vietatissima la margarina: se non dovete usare alimenti ricchi di grassi è inutile cincischiare: la pasta frolla non fa per voi. Una volta ho provato a fare una frolla con la farina di riso e, nonostante sia più difficile da lavorare, il risultato cotto era, con mia sorpresa, fragrante e friabile… mooolto buono!
Se volete potete farne tanta e congelarla ma non fidatevi di chi vi consiglia di far riposare la pasta frolla in frigo: una volta per curiosità l’ho fatto, per vedere se la mia frolla avesse potuto migliorare. Il risultato è stato che mi sono trovata di fronte un monolite inattaccabile ed indivisibile. Troppo duro! Non si può lavorare! Il tempo che impiega la frolla a tornare lavorabile non è lo stesso che impiega la vostra seccatura ad andarsene. Non mettete la frolla in frigo, è solo una paranoia! Se la impastate velocemente non si scalda e non ha bisogno di raffreddarsi.
Ultima considerazione. Potete ricavare dosi differenti, maggiori o minori, rispettando la proporzione che lo zucchero e il burro devono essere ognuno la metà della farina e insieme, ovviamente, corrispondere al suo peso.

Buon appetito!
Francesca

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