L'uovo disidratato è, in soldoni, un tuorlo che è più o meno solido a seconda di quanto tempo venga lasciato sotto sale, in modo da poterlo usare in modo alternativi.
La ricetta è semplicissima. Create una miscela di sale e zucchero al 50%. Stendetene una parte in un contenitore, adagiatevi sopra due tuorli ben separati dall'albume e copriteli delicatamente col resto della miscela.
Sale e zucchero sono sostanze igroscopiche, ovvero hanno la capacità di togliere l'acqua dall'ambiente dove naturalmente stanno le proteine, le quali cambiano forma arricciandosi. Anche la cottura, col calore, cambia forma alle proteine.
Tenete il tuorlo (con questo caldo in frigo) sotto sale almeno tre ore. Così si otterrà all'interno ancora un poco di crema, ma fate tanti esperimenti! Se lo tenete un giorno o più potrete grattarlo come bottarga.
Vi mostro come ho utilizzato io il tuorlo alla Cracco. Una
semplice pasta al pesce e bok choi, un cavolo costa orientale che ho trovato
all'Esselunga e che spadellato è delizioso!
Ingredienti:
linguine
OEV (olio extra vergine), aglio, dado di pesce
bok choi
sarago (uno ogni due persone, circa, dipende dalle
dimensioni)
un uovo disidratato per ogni commensale.
Preparazione:
Mettete le linguine a cuocere.
Sflilettate il pesce ed ottenetene delle striscioline.
In una padella fate scaldare dell' OEV con aglio e un poco
di estratto di pesce. Aggiungete prima le coste del bok choi tagliate a filetti,
poi il pesce, quindi le foglie del bok choi.
Scolate le linguine salvando un po' d'acqua di cottura e
saltatele aggiungendo un poco della loro acqua se servisse.
Impiattate ottenendo un nido e disponetevi sopra le fettine
di uovo come fossero raggi di sole.
Questo piatto è talmente semplice da essere delizioso! Mio
marito, cha non ama particolarmente il pesce, se n'è sbafato due piatti.
Buon appetito!
Francesca
Ciao Francesca, ma l'uovo a fettine sul piatto é crudo quindi?
RispondiEliminaNo, di fatto è cotto. La cottura non è altro che la modificazione della struttura che assumono le proteine. Si ottiene togliendo l'acqua dal naturale ambiente in cui si organizzano queste catene proteiche. Il calore è il metodo più ovvio, ma io, in questo caso, hoeliminato l'acqua col sale che ha importanti proprietà igroscopiche, ovvero di assorbire le molecole d'acqua. Se ti interessa questo argomento, prova a dare un'occhiata qui... sono scienziati, loro! http://blog.moebiusonline.eu/index.php/category/cucina-scientifica/
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